PUNTARE MENO HA I SUOI VANTAGGI
C’è un adagio che riassume bene il mio pensiero sul numero di possibili esiti da giocare in una scommessa calcistica: “Less is more”. In italiano si può tradurre come “Meno è meglio”. Gli esiti sono le possibilità che si realizzi un determinato evento. L’approccio di giocarne meno porta alcuni a pensare che ci sia insicurezza nello scommettitore, questo proprio perché mancherebbe di coraggio, rischiando più esiti per vincere cifre più importanti. Sono assolutamente contrario a questa idea.
Piuttosto considero che giocare meno esiti conduca più facilmente alla vittoria. Questo per una motivazione statistica, quella che indica che meno possibilità ci sono più è possibile che la nostra scelta collimi l’evento. E che il motto qui sopra indichi furbizia, intelligenza. In tal senso la scommessa su 2 esiti piuttosto che su 3 è da preferire.
Nelle scommesse, conoscere le leggi della statistica può fare la differenza tra vincere spesso e vincere solo qualche volta.
Motivazioni statistiche
Nel caso di 3 esiti possibili (ad esempio 1, X, 2) la possibilità di vittoria è del 33,3%. Nel caso di scommessa a 2 segni è invece al 50%. Questa semplice indicazione già dà l’idea del fatto che puntare su meno segni possibili rende più probabile ottenere una vincita.
Ti faccio un esempio pratico: durante la partita degli Europei Francia-Svizzera, la prima squadra stava
vincendo 3-1 e poi è stata recuperata con il match che si è chiuso sul 3-3. Fui uno dei pochi a vincere perché rinunciai a una quota. Puntai su almeno 2 gol della Francia, il che mi escluse dalla sconfitta di chi aveva giocato la combo 1+over1,5 casa. Una quota sì superiore, ma che al netto del valore non era poi così elevata.
La morale è che quando la quota ha una piccola differenza di valore conviene sempre puntare un esito a 2 segni.
Differenza di valore
Massimizzare i profitti minimizzando i rischi è uno dei concetti che guida tutte le mie giocate. La differenza di valore di una quota è direttamente proporzionale a quanto vale la pena giocarla. Se la differenza è piccola, puntare su quell’esito espone a un rischio troppo pericoloso.
Il classico esempio è la vittoria casalinga di un team data come sicura (quindi tendenzialmente poco sopra l’1 di valore) dal bookmaker. Sarebbe sicuramente più interessante giocare se la potenziale vincita fosse superiore e, quindi, quell’esito potenziale fosse più appetibile. Questo darebbe un vantaggio economico tale da giustificare parzialmente una scommessa più rischiosa comprendente più esiti.
Correre dei rischi può farci felici in caso di vittoria e renderci più esperti in caso di sconfitta. L’importante è avere un metodo per affrontare entrambe le situazioni.
Conclusioni
Puntare sui 3 segni, nel caso la differenza di valore sia esigua, è un errore grave, da matita rossa. Fondamentale è giocare 2 quote, se l’obiettivo è la massimizzazione del profitto, come spiego a chi segue il mio metodo. Se ci sono dubbi, ed è normale ce ne siano, seguire un metodo offre chiarezza.
L’emotività in molti casi può giocare brutti scherzi, la matematica e la statistica sono le ancore di salvezza cui aggrapparsi e che mi guidano all’ottenimento di ottimi risultati.
Se desideri approfondire questi concetti e condividere le mie scommesse e i miei pronostici, unisciti nel mio gruppo. Con te condividerò sia le mie giocate sia cosa mi spinge a puntare in quel modo.