SENZA FARSI PRENDERE LA MANO (E LA TESTA)
Le vittorie possono essere pericolose quanto le sconfitte. Quando si vince spesso si ottiene una certa fiducia, positiva sotto alcuni punti di vista ma rischiosa in altre situazione. Quali sono questi motivi di criticità? Innanzitutto, lo stato di onnipotenza facilitato da una serie positiva. Questo può farti sembrare facile per te vincere, inducendoti a correre rischi eccessivi.
L’eccessiva autostima generata dalle vittorie può spingerti ad alzare le puntate più del dovuto. L’aspetto positivo è che la stessa condizione può anche favorire la scelta dell’esito migliore con più freddezza, senza avere preoccupazioni relative alla tua condizione economica e al budget che hai deciso di investire nel betting.
Bisogna essere sempre pronti al peggio. Questo è realismo, anche se spesso è un atteggiamento considerato negativamente.
L’importanza della forma mentis
Le emozioni fanno parte di noi. Per certi versi giochiamo anche per questo motivo: per il turbamento che ne deriva. Affidarsi a queste fluttuazioni emotive è rischioso perché è facile diventare vittime di sé stessi, così come delle vittorie che possono annebbiare le facoltà critiche. Un modo per evitare questi tranelli è allenare la propria forma mentis, cioè l’impostazione della mente.
Quando si vince si vorrebbe sempre di più: ti è mai capitato di provare questa sensazione? Per evitare l’emozionalità è sempre bene tenere in considerazione i fattori sportivi e i fattori statistici di una scommessa. Così facendo puoi legare la tua percezione a fatti, a un’analisi, evitando di farti soggiogare dalle emozioni.
Il cervello è un muscolo. E può essere allenato per avere un approccio vincente.
Una mano sul bankroll, la testa sullo stake
In momenti molto positivi, è capitato che chi mi segue su Telegram si sia fatto prendere la mano puntando cifre più elevate per guadagnare di più. Io l’ho sempre sconsigliato, anche attraverso messaggi privati, se necessario. La vita e il betting sono come un grafico finanziario: a un periodo positivo se ne contrappone sempre uno negativo.
Ti bastano 2 o 3 sconfitte per perdere quanto guadagnato. Così viene incontro il bankroll, che nel mio metodo consiglio di tarare sul lungo periodo. Evita anche di alzare lo stake quando le cose stanno andando bene. Questa variabile dev’essere definita attraverso un’analisi che tenga conto della probabilità che si verifichi la giocata, evitando di farti prendere dall’eventuale momento positivo.
In una scommessa è sempre meglio escludere l’emotività.
Conclusioni
È fondamentale focalizzare la propria attenzione sul progetto a medio-lungo termine, senza lasciarsi esaltare da una serie di recenti vittorie.
Se vuoi iniziare a scommettere così, evitando di farti trarre in inganno dalle emozioni, ti aspetto nel mio gruppo Telegram.