3 FATTORI DA CONSIDERARE PER SCOMMETTERE
Quando studio una scommessa, ci sono alcune considerazioni che faccio praticamente sempre.
In questo articolo, ho deciso di trattare quelle relative agli aspetti sportivi della scommessa, rilevanti tanto quanto i fattori statistici, di cui mi occuperò in un altro articolo.
Assetto psicologico, stato di forma della squadra, differenziale tra potenziale ed effettivo sono i principali fattori da considerare prima di scommettere.
L’assetto psicologico
Gli stimoli che spronano una squadra a scendere in campo sono rilevanti. Do molto peso all’atteggiamento con cui le squadre protagoniste delle mie scommesse sono scese in campo nelle ultime partite. Inoltre, prendo in considerazione il calendario delle prossime giornate, per comprendere l’obbiettivo con cui le stesse compagini affrontano la competizione (per esempio, salvezza o vittoria).
Una squadra può avere un atteggiamento propositivo, che a sua volta può portare una formazione a voler chiudere un match nei primi 45 minuti. Il bisogno di vincere è una leva motivazionale notevole anche per l’ultima in classifica. Al tempo stesso, può essere un limite destabilizzante. Insomma, ogni minima sfumatura va osservata al microscopio.
Lo stato di forma
Con stato di forma mi riferisco a come la squadra si appresta ad affrontare un match. Infortunati, squalificati, ultime prestazioni, possesso di palla e assetto tattico rientrano a pieno titolo in questo focus. Se osservo un mancato nesso tra centrocampo e attacco so che potrebbe risultare fatale, ad esempio.
Attraverso l’approfondimento posso visualizzare meglio come le squadre arrivano a determinati appuntamenti. Così facendo, posso scegliere su cosa puntare con maggiore libertà, evitando di farmi guidare da inclinazioni e preconcetti.
La differenza tra potenziale ed effettivo
Lo sfruttamento del potenziale è importante per ogni squadra con una rosa dignitosa. Questa caratteristica a volte è sproporzionata rispetto al valore effettivo delle compagini in campo. Io preferisco concentrarmi sul valore effettivamente espresso.
Per farlo mi baso sulle partite giocate di recente dalle formazioni in esame. Se una squadra schiera un goleador e quest’ultimo manca la porta da 10 match, significa che parte del suo potenziale (e della formazione) è inespressa. Questo è un problema che analizzo nel momento in cui voglio effettuare una giocata.
3 FATTORI DA IGNORARE NELLE SCOMMESSE
Le sfumature da tenere sotto controllo sono già molteplici, inutile mettere certa carne sul fuoco. Potrebbe confondere le idee, invece che chiarirle. Ecco tre fattori che consiglio di ignorare o di tenere in considerazione limitatamente.
Precedenti scontri diretti, posizione in classifica e variabilità inattesa, sebbene presi in considerazione da molti miei colleghi, sono meno utili di quanto si creda.
Gli scontri precedenti
Alcuni tipster tengono in considerazione gli scontri diretti delle squadre partecipanti a un match, anche se questi ultimi risalgono a decine di anni fa. Lo trovo sbagliato. Sarebbe come inserire nella valutazione sul prossimo derby Milan – Inter la considerazione che nel 2000 lo stesso finì 1 a 2, con gol di Zamorano, Di Biagio e Shevchencko.
L’orizzonte temporale di considerazione dev’essere dettato dalla rosa della squadra che si analizza. Per questo, mi tengo sempre aggiornato sui trasferimenti, con cui si modificano le formazioni. Solo così è possibile rimanere legati all’attualità, evitando di farsi distrarre da cose lontane dall’evento che sto per giocare.
La classifica
Il focus per affrontare una scommessa nel modo giusto dev’essere sempre puntato sull’attualità. Quindi la classifica dev’essere guardata con un certo distacco. Quest’ultima è la fotografia di un campionato, in cui lo stato di forma e l’assetto psicologico sono da tenere maggiormente in considerazione rispetto a una lista statica.
Si dice spesso che il calcio è cinico. Sono d’accordo e penso che questo concetto si possa inserire anche nel rapporto tra classifica e scommesse, che dev’essere preso alla larga per evitare di perdere di vista il momento presente.
La variabilità inattesa
Ogni partita è una storia a sé. Così come lo è il calcio e lo sono le singole scommesse. La variabilità che contraddistingue ogni evento rappresenta uno scoglio che può sviare dallo studio delle statistiche. Quest’ultimo serve proprio per diminuire il più possibile l’imprevisto.
In questo senso, la variabilità dell’evento va superata. Io la considero come fuori dal mio controllo. Qualcuno chiama questa componente con il termine “sfortuna”. In ogni caso, ritengo che debba uscire dai fattori sportivi da tenere in considerazione per una scommessa perché creerebbe solo confusione.
Dritto al punto
La centratura sulla scommessa è importante per poter destinare tutte le proprie energie mentali a essa. Quindi se assetto psicologico, stato di forma e rapporto potenziale/realtà sono da tenere in considerazione, è importante saper escludere altri fattori.
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